Archivio mostre

I LOVE WANDELHALLE

23.6.2021 – 6.1.2022

La Wandelhalle, con le sue forme in stile floreale avviluppate dai glicini, è la perfetta sintesi di un Kurort che proponeva attenzione per la salute ed eleganza al contempo. Rappresenta uno dei simboli della locale Belle Époque e non è casuale che nella sua Ehrenhalle, la loggia d’onore, abbiano trovato posto i busti di alcuni dei maggiori artefici della “nuova Merano”, quella della rinascita turistica ottocentesca. La mission di Palais Mamming Museum non è solo quella di curare e valorizzare l’ampia collezione del Museo Civico, ma anche quella di salvaguardare tutti i monumenti pubblici della città. Alla luce di ciò la mostra I love Wandelhalle è stata sia un omaggio a una vera gemma del turismo meranese, e una ricostruzione della sua storia, sia una riflessione sul notevole impegno che città e cittadini/e devono porre nella cura e nella preservazione del proprio patrimonio storico e culturale, contro ogni forma di incuria o sfregio.

ARTISTS FOR MERAN

L’arte per ricominciare

19.11.2021 – 6.1.2022

L’iniziativa Artists for Merano è nata nella primavera del 2020, in piena pandemia. Artiste e artisti meranesi sono state/i chiamate/i a partecipare a una call dell’Ufficio Cultura del Comune di Merano per lanciare alla città un messaggio di speranza e coraggio in un momento particolarmente difficile. Le venti opere selezionate sono state poco dopo affisse sugli espositori trifacciali che pubblicizzano gli eventi culturali in tutti i quartieri della città. La partecipazione alla call si è rivelata particolarmente numerosa e Palais Mamming ha ospitato una mostra collettiva che includeva 55 opere. Abbiamo voluto in tal modo ringraziare gli artisti e le artiste del loro prezioso lavoro ed evidenziare la creatività della città.

MAMMING 24

Finestre sul Museo

1.12.2021 – 6.1.2022

Mamming 24 è stato un Calendario d’Avvento assai particolare che ha permesso, attraverso le finestre di Palais Mamming, di volgere uno sguardo sulle collezioni museali. Si sono scelti oggetti raramente visibili nelle mostre temporanee e tuttavia meritevoli d’essere conosciuti. Tramite questa “mostra”, che ha offerto un contributo originale all’Avvento meranese, si è palesata la ricchezza e la varietà del patrimonio del Museo Civico.

MAMMING FOR ARTISTS

13.05. – 19.09.2021

Il tempo della pandemia Covid-19 ha imposto sfide nuove e richiesto soluzioni inedite. Palais Mamming Museum ha messo alcuni spazi a disposizione di 40 artiste e artisti meranesi, rappresentati ognuno da una propria opera. Le opere erano state eccezionalmente poste in vendita e potevano essere acquistate contattando direttamente le artiste e gli artisti.

1920

Vaterland Österreich – Siamo in Italia!

26.05.–29.10.2020

Il 1920 chiuse un’epoca e ne aprì una nuova. Ciò è tanto più vero per l’Alto Adige, che dopo l’annessione dell’ottobre di quell’anno entrava repentinamente a far parte dello Stato italiano. Fu un periodo di grande incertezza e Merano, famoso luogo di cura, cercò di riottenere quel successo di cui aveva goduto nel periodo prebellico. Nonostante la penuria alimentare, la vita quotidiana riprese il suo corso. La mostra ha potuto indagare vari aspetti di quell’epoca e ne ha disegnato un ritratto, avvalendosi di foto della collezione Ellmenreich, di manifesti e di locandine, nonché delle opere di diversi artisti coevi. La varietà degli oggetti esposti, accompagnati da testi di facile comprensione, ha permesso di riportare in vita quei mesi difficili, proponendo una rievocazione accessibile a tutti.

Trio ridens

Satira e ironia di Eduard Thöny,
Paul Flora, Peppi Tischler

2.10.2019-5.1.2020

I caricaturisti osservano in profondità e disegnano in forma curiosa. Eduard Thöny, Paul Flora e Peppi Tischler sono uniti dalla provenienza tirolese e dall’humour del luogo. La mostra ha riunito in più di duecento disegni 125 anni di storia della caricatura in Tirolo. Il titolo Trio ridens rimanda alla formazione del trio e, nella versione tedesca Tryol lacht, grazie ad un gioco di parole, alle terzine. I tre artisti sono tutti di origine venostana: Eduard Thöny si trasferì però a Monaco di Baviera già da bambino ed anche Paul Flora visse quasi sempre a Innsbruck. Peppi Tischler, invece, prese in mano la falegnameria dei genitori a Merano. Eduard Thöny disegnò dal 1896 al 1944 per la rivista Simplicissimus, Paul Flora rinunciò nel 1971 alle vignette quotidiane per il giornale Die Zeit e iniziò a piazzare sul suo palcoscenico immaginario clown, spaventapasseri, libertini, tirolesi par excellence, Richard Wagner, fanciulle infelici e donne orgogliose. L’alter ego di Peppi Tischler, lo Schnauzer, si fa ancor oggi beffe della politica.

The Talking Machine

Le origini della registrazione sonora

16.4.–14.7.2019

Gli oggetti raccolti dal collezionista Francesco Gigliotti spaziano dal 1878 al 1920 e permettono di indagare la storia del fonografo, il primo mass-media in grado di registrare e riprodurre i suoni. Grazie alla continua ricerca scientifica, tecnica ed estetica di numerosi protagonisti un antico sogno umano poté finalmente concretizzarsi, rivoluzionando la comunicazione e facendo sorgere il mercato discografico. La mostra, organizzata in collaborazione con ArcheoPhonica Sound & Media Research (Bolzano), Phonogrammarchiv – Akademie der Wissenschaften (Vienna) e Mediateca Multilingue (Merano), ha illustrato anche le vicende delle prime registrazioni sonore a Merano e dintorni, agli albori del XX secolo.

Mendívil Perú

Collezione Gunther Erhart

14.11.2018–30.6.2019

Il Palais Mamming Museum, in memoria del suo ex direttore Gunther Erhart, ha organizzato una mostra sulla famiglia peruviana di artisti Mendívil, con presepi e figure sacre provenienti dalla sua collezione privata. Si tratta di opere particolari, note soprattutto per le figure dai lunghi colli che paiono rimandare ai lama andini e che si caratterizzano per un’affascinante fusione tra elementi sudamericani e tradizioni europee. Sono frutto della collaborazione di un’intera famiglia, che prosegue ininterrotta da tre generazioni a partire da Hilario Mendívil (1929–1977): negli anni Cinquanta e Sessanta nacquero figure rivoluzionarie per l’arte sacra peruviana, fra cui la Madonna gravida o la Madonna lactans.

ÓPLA 2.0

20 anni di libri d’artista per bambini

16.11.2017–12.8.2018

Dal 1997 l’Archivio ÓPLA, fondo speciale della Biblioteca Civica di Merano, ricerca, raccoglie e cataloga i libri realizzati dagli artisti per i bambini. Si tratta di libri particolari, vere e proprie opere d’arte, espressione di una estrema libertà creativa dell’artista, che, oltre a scrivere ed illustrare la storia, interviene spesso in tutte le fasi di lavorazione: dalla scelta dei materiali da utilizzare, al formato, al tipo di impaginazione, alla rilegatura. Nel corso dei suoi vent’anni di vita l’Archivio ha raccolto oltre cinquecento titoli di più di centocinquanta diversi artisti. In questa mostra i libri, distribuiti lungo il percorso del Museo e posti in evidenza dal colore blu dei supporti, hanno permesso di guardare alla collezione del Palais Mamming Museum in modo nuovo, e viceversa gli oggetti con i quali i libri hanno dialogato – in modo a volte inaspettato – hanno consentito di rinnovare lo sguardo sul patrimonio dell’Archivio.

1317

Merano nel Medioevo

14.7.–1.11.2017

Il XIV secolo fu per Merano un periodo assai fiorente: i commerci prosperarono e sorsero importanti istituzioni ecclesiastiche, soprattutto la vicinanza alla residenza principesca di Castel Tirolo fece assumere alla città un ruolo politico significativo in ambito regionale. L’Ordinamento civico dell’11 giugno 1317 rafforzò lo status giuridico di città e sempre al Trecento risalgono le prime forme d’amministrazione autonoma cittadina a Merano. La mostra ha evidenziato l’importanza del Medioevo meranese, con un focus specifico sullo stesso Ordinamento civico e sugli elementi caratterizzanti la città di allora: i mercati, le forme di governo, le mura cittadine e i quartieri, la zecca e il banco di prestito, il fuoco e l’acqua visti al contempo come benedizione ma anche come pericolo.

…fühle mich sehr elastisch

Max Reger a Merano nel 1914

17.9.2017–6.1.2018

Mostra dedicata al musicista e compositore tedesco Max Reger, che da marzo ad aprile 1914 intraprese un importante soggiorno di cura presso il Sanatorio di Martinsbrunn, alla periferia di Merano. In esposizione, in taluni casi per la prima volta, lettere e cartoline che Reger scrisse da Merano alla moglie Elsa nonché fotografie, spartiti e manifesti. Quindi la vita di Reger, le sue composizioni meranesi e le cure presso Martinsbrunn, il rapporto professionale con Ferruccio Busoni, suo famoso coetaneo. Un viaggio musicale nella Merano del 1914.

Adventus

Presepi al Museo

17.11.2017–6.1.2018

In occasione dell’Avvento Palais Mamming ha ospitato una mostra dedicata a presepi e raffigurazioni natalizie, testimonianze dell’arte e dell’artigianato locale. Successivamente al 1223, quando San Francesco di Assisi diede vita a Greccio al primo presepe vivente, la rappresentazione della nascita di Cristo divenne una componente fondamentale anche del Natale tirolese.

La ricca collezione di presepi del Museo Civico custodisce da sempre pregiati pezzi di artigianato locale, fra cui una rappresentazione della Natività composta da circa cento figure intagliate. Lo stretto legame tra il sacro evento e la storia cittadina si palesava in mostra anche grazie ad alcuni alcuni dipinti del XVII e XVIII secolo, raffiguranti le chiese e i principali edifici meranesi a cornice della Natività. Racconto evangelico, artigianato e storia locale si sono intrecciati indissolubilmente nella proposta del Palais Mamming Museum.

IMAGO

Paolo Quaresima

12.4.–15.10.2017

Dopo gli anni di studio e gli esordi fortemente pervasi da tematiche simboliche condotte con tecnica pittorica divisionista, Paolo Quaresima (Merano 1962) si è avvicinato alla figura, sviluppandone una visione incentrata sulla semplice originalità e unicità dell’individuo, utilizzando una tecnica sempre più realista. Per anni il suo lavoro si è totalmente dedicato alla figura umana, ritratta in ambienti spogli ed essenziali, per non disturbare la centralità assoluta di una figura meravigliosamente ordinaria. Modelli di questa ricerca pittorica, di questi ritratti, sono stati soprattutto meranesi che nelle pose singole o di gruppo rilevavano presenze, situazioni, lavoro, attese; la mostra Imago ha così permesso l’emergere di un frammento di vita di Merano, raccontata nei suoi fondamentali toni quotidiani. In anni recenti la produzione di Quaresima ha compreso vedute e soprattutto oggetti raccolti in ambienti sono divenuti quasi palcoscenici di piccoli teatri, con angoli di vita e ritagli feriali. Sempre per dipingere l’uomo e i suoi giorni.

Franz Tappeiner

Medico e mecenate

14.6. – 30.8.2017

Franz Tappeiner (1816–1902) rappresenta una figura chiave nella storia della città di Merano, ove fu attivo per oltre cinquant’anni come medico e consulente sanitario. Attento alle novità introdotte dal turismo, fornì il suo contributo specifico per trasformare la piccola e provinciale Merano in uno splendido ed elegante luogo di villeggiatura. Coronò la sua carriera con importanti donazioni finanziarie che permisero la costruzione di lunghi tratti della Passeggiata Tappeiner, oggi un affascinante sinonimo di Merano. In concomitanza con la mostra è stato inoltre presentato il libro Franz Tappeiner: Kurarzt und Mäzen / Medico e mecenate, primo volume della collana “Merabilia – Storia Meran/o Geschichte – Palais Mamming”.

HOW TO BECOME FRIDA

Frida Parmeggiani

17.9.–20.11.2016

Palais Mamming Museum, Merano Arte e l’Università Mozarteum di Salisburgo si sono uniti per rendere omaggio a Frida Parmeggiani, di origini meranesi, dal 1978 al 2008 la costumista più ricercata d’Europa. Merano Arte ha ospitato la sezione Frida Parmeggiani – Figurazioni tessili, mentre altre tre sezioni erano visibili presso il Palais Mamming Museum: How to Become Frida ha riunito le opere degli studenti Valentin Baumeister, Eric Droin, Amelie Klimmeck, Dejana Radosavljevic, Elisabeth Wegener e Anna Zadra del Dipartimento di Scenografia e Costumistica, Cinema e Allestimento Architettonico dell’Università Mozarteum sotto la guida del Professor Henrik Ahr; Getting Close to Frida si componeva di cinque ritratti filmici realizzati, sotto la direzione del Professor Alexander du Prel, da parte degli studenti Anna Brandstätter, Ruby Brockhausen, Miriam Hölzl, Charlina Lukas e Amelie Ottmann, del medesimo Dipartimento; infine Working with Frida ha presentato una serie di scatti fotografici di Elisabeth Hölzl che, documentando il processo creativo di Frida Parmeggiani, hanno ripercorso le diverse fasi di realizzazione dei costumi e illustrato lo sviluppo dell’intero progetto espositivo.

ICEBERG

Il museo svelato

20.4.–31.8.2016

Il Palais Mamming Museum è la punta di un iceberg: l’esposizione permanente del Museo presenta oltre ottocento oggetti avvincenti ed affascinanti, ma in realtà vi è molto di più: i depositi del Museo conservano infatti più di 100.000 oggetti! Alcuni appaiono inspiegabili, misteriosi e splendidi al contempo. Ognuno di essi ha una sua ragione, una storia nota o in parte ignota, un carattere, un’identità. Il Palais Mamming Museum è un serbatoio di memoria, un luogo di ricerca, di discussione e di arte. Ma molto accade anche tra gli scaffali dei depositi e tra i ripiani dell’archivio o della biblioteca, un operare inavvertito dai visitatori. La mostra temporanea ICEBERG – Il museo svelato, curata da Conny Cossa, ha permesso di gettare un colpo d’occhio dietro le quinte del Palais Mamming Museum, palesando un universo in miniatura: l’essenza della città di Merano e del suo circondario, il Burgraviato.